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dott.ssa Chiara Bottura - psicologa

Chi è lo Psicologo

Il ruolo dello psicologo in sintesi

Quante volte capita di trovarsi in situazioni di stress, di infelicità, disagio, di sofferenza, di blocco decisionale, di tristezza, di disperazione, di depressione, di euforia artificiale, di bassa autostima e svalutazione, o di incomprensione? Moltissime.

In questi momenti ci chiediamo spesso: "cosa sta succedendo? chi mi può aiutare?". Le risposte che ci diamo sono tantissime: "mamma, papà, un amico, un'amica, il mio partner, la televisione, nessuno ce la devo fare da sola/o, il medico perché sono malata/o, ecc".

A volte semplicemente non si trova una risposta e ci si sente soli e abbandonati. Talvolta, però, viene in mente lo psicologo.

Chi è lo Psicologo:

La Legge n°56 del 18 febbraio 1989 (Ordinamento della Professione di Psicologo), definisce che: "La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Requisiti per l'esercizio dell'attività di Psicologo:

Per esercitare la professione di Psicologo è necessario aver conseguito l'Abilitazione in Psicologia mediante l'Esame di Stato ed essere iscritto nell'apposito Albo Professionale Regionale. Sono ammessi all'esame di Stato i Laureati in Psicologia che siano in possesso di adeguata documentazione attestante l'effettuazione di un tirocinio pratico secondo modalità stabilite con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione…".

Una prima importante modifica a tale disciplina è stata apportata dal D.P.R. 328 del 5 Giugno 2001, che ha suddiviso l'Albo degli Psicologi in due distinte sezioni. La sezione A riservata a Laureati Quinquennali e ai Laureati con Laurea Specialistica che, dopo il superamento dell'Esame di Stato, possono svolgere a pieno titolo le attività professionali riservate dalla legge allo Psicologo e la sezione B, che comprende laureati triennali che hanno superato il relativo esame di stato.

Da anni svolgo l'attività di psicolgo a Bergamo e Treviglio essendo regolarmente iscritta all'Albo degli Psicologi della Lombardia.

In quali casi interviene lo Psicologo:

Sono in molti a considerare ancora lo psicologo come colui che cura persone mentalmente insane. Alcuni hanno timore di chiedere aiuto perché ancora c'è qualcuno che pensa che dallo Psicologo vadano soltanto i "pazzi". Se una persona va dallo Psicologo innanzitutto vuol dire che ha una capacità di analisi della propria situazione migliore di chi ritiene di non averne bisogno pur attraversando una crisi protratta o cronica: è una persona che riconosce un problema e vuole tentare di risolverlo, scegliendo una delle risorse e gli strumenti sociali più adatti a tale scopo, oppure è una persona che comprende che andare dallo Psicologo può prevenire l'aggravarsi di problemi che potrebbero condurre ad un disagio psicologico o fisico più grave di quello attuale. Chi sta male da tempo e rifiuta di andare da uno Psicologo spesso non è più in grado di trovare soluzioni razionali ai propri problemi, pensa di essere onnipotente e di poter risolvere tutto da sé o ancora pensa che tutto si risolverà magicamente da solo. Qualche volta è solo diffidente o ha paura di dover affrontare una situazione nuova che crea ansia. Ma se lo psicologo non è il "medico dei pazzi" quando va interpellato? Ecco alcuni esempi:

  • Per difficoltà nello sviluppo dei bambini e ragazzi;
  • Per difficoltà genitoriali nell'educazione dei figli;
  • In scelte in cui ci si sente confusi (es. scelte scolastiche, lavorative, di coppia, amicali, di matrimonio, di maternità/paternità o pensieri di aborto, di suicidio, di fuga, ecc.)
  • Per problemi di coppia, prima che si aggravino e che portino alla necessità di una psicoterapia di coppia (quando la coppia è malata) o prima di arrivare sull'orlo della separazione;
  • Per prendere decisioni importanti in particolari momenti della vita o in situazioni di crisi e di sofferenza protratta;
  • In casi di disagio psicologico o di disturbi fisici legati a stati mentali (somatizzazioni), per capire di che disturbo si tratta e per cercare una soluzione adeguata;
  • Per rielaborare esperienze traumatiche (incidenti, operazioni, lutti, disastri vissuti direttamente o indirettamente, ecc.).

Altri esempi di possibile ricorso ad uno psicologo (in questi casi esperto nei settori specifici di intervento), in situazioni in cui non sempre si parte da uno stato di malessere, ma in cui la scienza psicologica e le sue applicazioni possono migliorare le prestazioni e le possibilità di successo, sono:

  • Per migliorare l'apprendimento scolastico (psicologia dell'apprendimento e della memoria);
  • Per gestire lo stress lavorativo, per migliorare la resa sul lavoro e per progettare servizi di successo;
  • Per completare la preparazione fisica e tecnica in uno sport (psicologia dello sport);
  • Per migliorare la propria preparazione tecnica e professionale in particolari professioni (psicologia dello spettacolo e del successo).

Queste sono tutte situazioni, quindi, che rientrano nella normalità di ognuno di noi.

Lo psicologo clinico interviene in tutte le situazioni in cui le condizioni personali e la relazione con l'altro possono costituire fonte di disagio e di difficoltà pratiche ed esistenziali (nei diversi ambienti sociali: famiglia, scuola, coppia). In altre parole, attraverso il dialogo, l'ascolto delle emozioni, la conoscenza dei pensieri, l'espressione dei desideri e delle fantasie, l'analisi dei conflitti, leggendo le manifestazioni simboliche, partecipando alla ricerca delle parole per esprimere il disagio personale, il terapeuta punta insieme alle persone allo sblocco di situazioni di impasse e al raggiungimento di uno star bene, per una migliore qualità della vita. Lo psicologo promuove una gestione dell'esistenza il più possibile libera dal disagio e dalla sofferenza, nonché in armonia con le risorse personali e sociali. I suoi interventi sono destinati a coppie, famiglie, singoli e comunità. Nei confronti dei singoli lo psicologo si occupa, in particolare, di supportare quelle fasi della vita in cui le relazioni con sé e con gli altri diventano critiche: infanzia, adolescenza, ingresso nel mondo degli adulti, ecc..

La salute non è assenza di malattia e sofferenza ma presenza di benessere e gratificazione.

Lo psicologo non è una persona che giudica, ma al contrario un compagno di viaggio che, camminando al nostro fianco per un tratto strada, ci aiuta a scoprire nuove mappe e tesori nascosti. Questo, per lo meno, è sempre stato il mio atteggiamento professionale svolgendo l'attività di psicologo a Bergamo, Treviglio, Vaprio d'Adda e Cormano.